Rie in Giappone, storia numero 2

La mattina presto, alla stazione di Tokyo, già vedevamo pile di Ekiben (bento della stazione) in vendita tra le bancarelle. Dalle 5:30 aspettano i primi viaggiatori. Anch'io ero uno di quei viaggiatori a cui bisogna riempire lo stomaco ed era difficile resistere alla vista di questi succulenti Onigiri (foto).

Si possono ammirare grandi pannelli che presentano l'Ekibento e nonostante si tratti di cibo “finto”, fatto di cera, fa venire fame! Un pannello di questo tipo facilita la visualizzazione dell'ampiezza della scelta a disposizione dei clienti. Ma la scelta è talmente vasta che per me è stato difficile scegliere! Sicuramente devi avere molto tempo quando fai un viaggio gastronomico in Giappone!

Il treno giapponese ad alta velocità, lo Shinkansen, mi ha portato fuori Tokyo e alla stazione di Shin Aomori, nell'estremo nord del Giappone, dove la neve stava già cadendo a grossi fiocchi. Prima tappa prima di arrivare a Odate, nella prefettura di Akita, cittadina un po' nell'entroterra. Abbiamo quindi dovuto prendere un altro treno, la cui linea si estende in un paesaggio di foreste imbiancate. La campagna del nord del Giappone è uno spettacolo superbo.

Ero a Odate per incontrare un fan locale che ha dedicato la sua vita alla realizzazione di “ Wappa ”. Arrivato presto a Odate, ho potuto assaggiare il piatto locale, il "Kiritanpo", perfetto in una fredda giornata invernale. Tutti i giapponesi vi diranno che questo piatto è tipico del dipartimento di Akita e io non l'ho mai mangiato veramente.

...ebbene sì, solo una volta e non mi è piaciuto molto. Ma essendo a Odate non potevo mancare di assaggiare il piatto locale per eccellenza.

Poi ho chiesto a una simpatica signora dell'ufficio turistico della stazione di consigliarmi un buon ristorante e lei si è presa il tempo di riservarmi un tavolo. Mi ci sono voluti appena 10 minuti per arrivare dalla stazione. Quando sono arrivata il piatto era già pronto per essermi servito! Questo non è qualcosa che mi succederebbe in Norvegia!

Ero così felice di assaggiare di nuovo un Kiritanpo. Non c'è paragone con quello che avevo mangiato prima. "Dev'essere la zuppa", mi sono detto. Parlando con lo chef del ristorante, mi ha confermato che la varietà locale di pollo, "Hinai Jidori", era essenziale. Il loro osso conferisce il sapore particolare al brodo, proprio come la loro carne.

La signora del servizio si è unita alla nostra conversazione e dice che preferisce la carne di pollo "classica", ma per il brodo non c'è sostituto delle ossa Hinai Jidori che il macellaio può vendere a 100 yen al sacchetto (meno di un euro).

Per Kiritanpo ecco la “parte grossa” della ricetta: normalmente cuociamo il riso in una pentola a pressione. Viene poi pressato vigorosamente per ottenere una pasta. Questa pasta di riso viene avvolta attorno ad una specie di baguette (più grande di una bacchetta da cucina) e poi arrotolata fino a formare una salsiccia (o un po' come una quenelle, come potete vedere nella foto sopra). Li grigliamo poi in padella, poi li cuociamo in una zuppa (il famoso brodo di pollo) con salsa di soia e mirin.

Alcuni preferiscono la pasta di riso cotta a lungo nella zuppa mentre altri preferiscono il riso appena intiepidito nella zuppa.

Era delizioso. Mi è piaciuto molto il pranzo... poco prima di trascorrere 2 ore fantastiche con il signor Sasaki , nel suo laboratorio. Su chi scrivere presto un'altra storia !

 

Rie - Specialista Bento, Oslo, Norvegia

Buongiorno ! Adoro cucinare e cuocere al forno e adoro preparare il bento ogni giorno. Sono stato uno dei finalisti del Concorso Internazionale Bento del 2011 e in seguito mi sono unito al team Bento&co come specialista Bento. Attualmente vivo in Norvegia , ma sono originario della regione giapponese di Ishikawa , da dove provengono molte delle scatole di Bento&co. Cerco di rendere i bento belli quanto il loro sapore e adoro mostrarti come rendere frizzanti i tuoi pranzi! - Ridere